Tutte e tre le persone qui raffigurate parlano arabo, ma nessuno di loro viene dal Marocco.
La prima da sinistra, Ouejdane
Mejri, è tunisina
e insegna informatica al Politecnico di Milano. È anche presidente
dell’associazione Pontes, che raggruppa alcuni dei suoi
connazionali residenti in Italia (http://pontes.it). Parla anche
l’arabo, naturalmente, ma fa lezione in italiano o in inglese.
Puoi trovare qualche informazione in più in questa intervista
rilasciata qualche anno fa a Famiglia Cristiana: https://www.famigliacristiana.it/articolo/la-rivolta-dei-dittatoriati.aspx
Nadira
Haraigue,
al centro, è algerina di origine e, come gli altri, cittadina
italiana da diversi anni. Cresciuta in una famiglia che ha combattuto
sia il colonialismo francese che l’integralismo islamico, è laica
e rispetta tutte le religioni.
Dice tutto di sé nel suo sito: http://sostienenadira.it/chi-sono/
Medhat
Moussa
è egiziano, ma da quasi 20 anni ha la cittadinanza italiana. Parla
arabo quando incontra dei connazionali, ma in casa parla italiano
perché sua moglie (italiana di nascita) e le loro figlie non hanno
mai imparato l’arabo.
In questo articolo si definisce “un
imprenditore con lo spirito da operaio”.
https://www.informazionesenzafiltro.it/dal-cairo-allitalia-sono-imprenditore-ma-lavoro-con-spirito-da-operaio/
Samira Abdelouaret (che nella foto non compare) è l’unica marocchina tra i quattro ospiti che sono venuti a Villa Pallavicini sabato 11 dicembre per l’incontro “Conosci i tuoi vicini di casa?” a raccontarci le analogie e le differenze tra i rispettivi Paesi.
Nessun commento:
Posta un commento